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L’acqua è il bene più prezioso e, al tempo stesso, quello che tendiamo a sprecare maggiormente. Sono svariate le abitudini malsane che abbiamo sviluppato nel corso del tempo che, in maniera quasi inconsapevole, ci spingono a pagare una bolletta più cara del dovuto. Come risparmiare acqua in casa è in realtà molto semplice ed è per questo che di seguito vi proponiamo dei gesti quotidiani che vi garantiranno una minor spesa a fine mese.

Cattive abitudini da eliminare

I consumi del rubinetto vanno regolati, prestando attenzione tanto alla potenza del getto d’acqua, spesso eccessiva per il tipo d’utilizzo, quanto al tempo d’apertura. Pensiamo a quanta acqua si spreca di solito quando ci si lava i denti.

La pulizia orale dovrebbe durare almeno due minuti, nel corso dei quali il rubinetto deve restare chiuso. A ciò si aggiungono altri “tempi morti”, come l’insaponatura sotto la doccia, che dovrebbe avvenire senza getto d’acqua. Si getta al vento un bene prezioso e un certo quantitativo di soldi in maniera regolare, soltanto per pigrizia. È possibile arrivare a sprecare circa 10 litri per ogni minuto e, considerando come ci si lavi i denti almeno due volte al giorno e almeno una volta ci si faccia la doccia, è facile capire come un solo gesto possa aiutare ambiente e portafogli.

Altra pessima abitudine casalinga riguarda il mancato riutilizzo dell’acqua. Pensiamo al lavaggio dei piatti a mano. In questo caso potremmo riporre un contenitore al centro del lavandino, lasciando cadere al suo interno l’acqua usata per la pulizia delle stoviglie.

Lo stesso liquido potrà essere riusato per innaffiare le piante, ad esempio, a patto che non si tratti di tipologie commestibili, considerando come l’acqua sporca potrebbe contaminarle e, di conseguenza, rappresentare un rischio per salute, qualora si decidesse di cibarsi dei frutti sbocciati.

Il riciclo dell’acqua passa però anche dal condizionatore. D’estate lo scarico lascia fuoriuscire grandi quantitativi di liquido, che prontamente rigettiamo nel water. In realtà potremmo sfruttare questo contenuto prezioso per stirare i vestiti. Non è distillata, certo, ma è priva di calcare e può essere sfruttata senza timore di danneggiare il proprio ferro da stiro.

Fino a questo punto abbiamo però parlato di acqua fredda, ma passiamo oltre e proviamo a capire come non sprecare acqua calda. Il primo passo è cambiare il modo in cui ci laviamo. Sarebbe il caso di preferire sempre la doccia alla vasca, restando sotto il getto d’acqua per un massimo di 10 minuti, aprendo e chiudendo il getto, come detto (5 minuti sarebbero preferibili, ndr). Sfruttare la doccia come momento di relax è un danno per l’ambiente e le proprie finanze.

Guardiamo infine al corretto uso della lavatrice, che sarebbe il caso fosse di classe A+ o superiore. Qualora possibile, si consiglia di utilizzare i lavaggi brevi, magari per i vestiti della palestra e quelli usati in casa, così come la modalità eco. Optando poi per una temperatura di 30°C, si eviteranno inutili sprechi, evitando di usare temperature elevate per capi che non ne hanno bisogno.

Aeratore per rubinetti: come installarlo e quanto si risparmia

Come risparmiare acqua in casa: consigli utili

Avete mai sentito parlare del frangigetto per rubinetti? Si tratta di un piccolo accessorio dal costo di pochi euro, il cui compito è quello di ridurre la fuoriuscita d’acqua. Si utilizzerà soltanto il quantitativo di cui si ha realmente bisogno, quindi, diminuendo fino al 50% i propri consumi.

Il bagno è di certo il luogo dove tendiamo a sprecare di più. Abbiamo già parlato di doccia e lavabo, ma cosa dire dell’acqua gettata via nel gabinetto. In assenza di una pulsantiera, che richiede un minimo intervento di un tecnico, si continuerà a scaricare il massimo quantitativo possibile anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno. L’aggiunta di un secondo tastino, più piccolo, consente di dimezzare di fatto il getto, per la gioia dei propri risparmi.

Da sottolineare, infine, l’importanza di un regolare controllo delle tubature. Quella gocciolina che di tanto in tanto sentiamo provenire dal bagno o dalla cucina, potrebbe rappresentare l’inizio di un problema più serio.

Nessuna perdita andrebbe ignorata, tanto per una questione di manutenzione delle tubature quanto per un discorso meramente economico. L’acqua sprecata viene comunque pagata e rimandare un intervento da parte di un idraulico potrebbe tramutarsi in una spesa maggiore in futuro. Parlare di goccioline, però, non aiuta a comprendere la mole del discorso. Ecco quindi un esempio, che pone fine alla discussione: in media un utente spreca circa 2mila litri solo a causa di rubinetti malfunzionanti e perdite. Se si vuole sprecare di meno, si deve partire da se stessi.

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