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Cosa occorre fare quando si riceve una cartella esattoriale? La prima risposta è pagarla, ovviamente. Prima di procedere, però, sarebbe il caso di capire se la segnalazione fatta dall’Agenzia delle Entrate sia in regola.

Di seguito spieghiamo per bene quali sono gli elementi da considerare per rendersi conto se una cartella esattoriale è annullabile, quindi da non pagare. Parliamo nello specifico di alcuni difetti di notifica di cui tener assolutamente conto. Chi di burocrazia ferisce, di burocrazia perisce, verrebbe da dire.

Cartella esattoriale: cosa fare

Ricevere una cartella esattoriale vuol dire ritrovarsi tra le mani un atto amministrativo inviato dal Fisco. Si rende così nota l’iscrizione a ruolo delle somme da versare, ovvero gli importi dovuti e non pagati in precedenza.

Qualora il contribuente non dovesse adempiere in maniera volontaria al saldo, si potrebbero avviare azioni esecutive su eventuali beni. Ciò non avviene, invece, nel caso in cui si scelga di optare per una delle seguenti alternative:

  • pagamento in toto della somma dovuta;
  • presentazione di un’istanza di rateizzazione;
  • aderimento a un provvedimento eventuale di pace fiscale previsto dal governo;
  • sospensione amministrativa o giudiziale della cartella esattoriale;
  • provvedimento impugnato dal contribuente.
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Quando una cartella esattoriale è nulla

Iniziamo col dire quali sono gli elementi che una cartella esattoriale deve presentare senza alcun dubbio. Partiamo dalle precise somme dovute da parte del contribuente. A ciò si aggiungono gli estremi identificativi del debitore e la data in cui il suolo diventa definitivo. Occorre infine riportare il riferimento all’atto di accertamento precedente o, in alternativa, la motivazione in sintesi del provvedimento.

Guardiamo tutto ciò in maniera più approfondita. Dal documento devono essere desumibili le ragioni sia di fatto che di diritto. Ciò che in pratica ha portato all’emissione della cartella, al fine di conferire diritto al debitore di replica.

Si necessita di una motivazione congrua, intellegibile e sufficiente. Il tutto sarà annullato anche nel caso in cui non sia presente il calcolo analitico degli interessi moratori applicati. Di cruciale importanza, poi, la modalità della notifica. Questa deve rispettare i termini temporali previsti dalla legge. In casi del genere sarà il contribuente a eccepire la questione, preparando il proprio ricorso.

Sono svariati i difetti possibili di una notifica da parte dell’Agenzia delle Entrata. Si tratta di eventualità di certo non ricorrenti, ma alle quali prestare attenzione, così da evitare pagamenti non dovuti, almeno in quella precisa finestra temporale.

È possibile presentare ricorso in caso di notifica a persona differente dal destinatario, ad esempio, o anche notifica incompleta. Lo stesso dicasi qualora il Fisco, in mancanza di dati aggiornati, abbia provveduto all’invio indirizzato a un contribuente defunto.

Si potrebbe impugnare il provvedimento anche in caso di notifica a persona non convivente con il destinatario. Di fatto si metterebbe in dubbio la ricezione stessa della cartella esattoriale. Lo stesso dicasi nel caso della consegna avvenuta presso la residenza di un familiare non convivente, differente da quella dell’esatto destinatario. Documento da ritenere nullo, infine, qualora l’incaricato abbia provveduto alla consegna nelle mani di un soggetto minore o di una persona incapace di intendere.

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