Negli ultimi anni siamo stati abituati a una serie quasi infinita di bonus garantiti dal governo. All’elenco aggiungiamo anche il Social Bonus 2023, che forse non tutti conoscono. Si tratta di una chance di ottenere un credito di imposta, che va dal 50al 65%, in relazione alle donazioni effettuate a Onlus o enti di qualsiasi tipologia appartenenti al Terzo Settore.
A chi spetta il Social Bonus
Come detto, il Social Bonus è un credito di imposta che punta a favorire la nascita di collaborazioni tra privati, così da realizzare attività di vario genere in ambito di promozione sociale, con particolare interesse pubblico.
Coinvolte persone fisiche, imprese ed enti che non siano commerciali. Un esempio di interesse pubblico è il recupero di beni immobili non privati abbandonati, così come la loro conversione qualora confiscali alla criminalità organizzata. Importante essere consapevoli del fatto che il recupero debba essere esclusivamente finalizzato per la pubblica utilità, creando ad esempio aree di aggregazione per la comunità cittadina.
Un credito di imposta al 65% di quanto donato, in favore di privati, e al 50% della donazione effettuata, in favore di imprese. Si ricorda, però, come alle somme in questione non sia consentito applicare ulteriori deduzioni o detrazioni, che il governo prevede per le erogazioni liberali.
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Enti del Terzo Settore
Abbiamo proposto degli esempi generici di soggetti che possono ricevere questo credito d’imposta. Nell’elenco rientrano anche gli enti del Terzo Settore. Vediamo quindi in che modo sia possibile ottenere il Social Bonus 2023.
Al fine di ricevere donazioni che possano ottenere il beneficio in questione, si deve presentare un progetto al Ministero del Lavoro e delle Pratiche Sociali. Il piano deve mirare a sostenere il recupero di immobili pubblici inutilizzati, così come di beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata. Da addurre anche le finalità, necessariamente di interesse generale, restando al di fuori della sfera commerciale e degli scopi di lucro.
Ogni anno la richiesta può essere effettuata entro il 15 gennaio, il 15 maggio e il 15 settembre. Tre finestre delle quali è più facile approfittare grazie alla piattaforma prevista. Si ricorda, inoltre, come su base trimestrale si debba trasmettere al Ministero l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute e le spese sostenute. Una volta conclusi i lavori, poi, si presenterà il rendiconto finale, con copia del certificato del collaudo ultimo.
Come ottenere il Social Bonus 2023
È possibile veder riconosciuto il Social Bonus in merito a donazioni in più esercizi fiscali. Per ottenere quanto previsto, però, è necessario che le erogazioni avvengano attraverso sistemo di pagamento che ne garantiscano la tracciabilità, come quelli digitali.
Nella causale del pagamento, poi, deve esserci riferimento al Social Bonus, così come all’ente del Terzo Settore beneficiario dell’erogazione.
I soggetti con reddito di impresa possono inoltre usare il credito in compensazione, attraverso il modello F24. Le persone fisiche, invece, avranno modo di sfruttare il credito di imposta garantito dal Social Bonus 2023 a decorrere dalla dichiarazione dei redditi presentata in relazione all’anno in cui è stata effettuata la donazione in questione.