Uno dei beni più preziosi all’interno della nostra casa è l’acqua, eppure è anche quello che sprechiamo con maggior frequenza. Dai rubinetti lasciati aperti senza remore fino all’acqua che reputiamo arbitrariamente inutilizzabile, perché “sporca”.
In questo articolo proviamo a offrire alcune alternative al proprio comportamento abituale. Ecco come riusare l’acqua che regolarmente gettiamo via. Le soluzioni sono svariate e potrebbero aprire gli occhi a tanti che lamentano bollette troppo care. Concentriamoci nello specifico su due sprechi molto comuni, legati alla cucina e al condizionatore.
Come riusare l’acqua di cottura
In cucina la tendenza generale è quella di gettare nel lavandino l’acqua con la quale abbiamo cotto pasta o riso. Il massimo della creatività di travolge quando decidiamo di usare un po’ di questo liquido ricco d’amico, dopo la cottura, per arricchire un sughetto preparato a parte. Pensiamo ad esempio alle uova e pecorino della carbonara, che inglobiamo con pepe, acqua di cottura e olio rilasciato dal guanciale.
Ecco, questo tipo di creatività non aiuta di certo ad alleggerire la propria bolletta. Non fa dei danni, sia chiaro, ma non è il tipo di riutilizzo dell’acqua al quale dobbiamo aspirare. Abbiamo parlato di pasta e riso, che cedono al liquido amidi, ma occorrerebbe citare anche verdure, carne, pesce e legumi, ricchi di sali, vitamine e minerali.
La prima cosa da fare è scolare gli alimenti all’interno di un altro recipiente, magari posizionando una pentola nel lavandino della cucina, poggiandoci sopra uno scolapasta. Il liquido verrà così recuperato, ed ecco cosa farci:
- lavare i piatti: si può sfruttare l’acqua di cottura, colata, ancora bollente per sgrassare pentole, piatti e tutti gli utensili di cucina, magari lasciandoli in ammollo. Una soluzione utile anche per i fornelli incrostati, così come per il lavabo ormai opacizzato dai residui di cibo;
- nuove ricette: l’acqua di cottura non è sporca. Questo concetto andrebbe eradicato dalle nostre menti. Quella usata per cucinare carne o verdure, ad esempio, può consentire la preparazione di zuppe, minestre e vellutate dal sapore potenziato, arricchito da vitamine e minerali. Pensiamo ad esempio ai risotti, poi, con l’acqua di bollitura del pesce che risulta ideale, soprattutto con l’aggiunta di cipolla, sedano, carota e aromi;
- lessare altri cibi: l’acqua di cottura può essere riutilizzata alla stessa maniera, riproponendola in pentola per lessare altre pietanze;
- pedicure: aggiungendo oli essenziali, per chi preferisce, si può sfruttare per dei pediluvi, così da ammorbidire i piedi prima di una pedicure casalinga;
- innaffiare le piante: ricordando come in nessun caso vada usata acqua salata, i nutrienti all’interno del liquido scolato passeranno automaticamente al terreno, arricchendolo.
Come risparmiare acqua in casa
Come riusare l’acqua del condizionatore
D’estate, soprattutto nelle regioni più calde, l’uso dei condizionatori genera molti litri d’acqua di scarico, che in tanti ignorano poter essere riutilizzata. Ricordiamo come non sia potabile ma, al tempo stesso, va sottolineato come non sia tossica.
Può garantire un’ottima riserva per l’irrigazione, tanto di un piccolo giardino, quanto delle piante in balcone. Non sono però presenti minerali in quest’acqua, il che la rende idonea unicamente per quel tipo di piante che necessitano di poco nutrimento, come quelle grasse.
Avendone la possibilità, si potrebbe collegare l’impianto di scarico direttamente al sistema di irrigazione del giardino. In alternativa, però, quest’acqua è utile anche per le pulizie domestiche, a patto di mantenere pulito il secchio in cui viene riversata dal condizionatore. Al liquido occorrerà poi aggiungere sapone o candeggina. In alternativa si può ricaricare il ferro da stiro, sostituendo così per un po’ l’acqua distillata acquistata al supermercato.
Guardando all’auto, poi, può risultare fondamentale per il proprio radiatore, dovesse aver bisogno d’acqua, così come per la vaschetta dei tergicristalli, o semplicemente per il lavaggio della carrozzeria.