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A tutti è capitato di pensare di far prima a lavare i piatti a mano, avendo in mente un retroprensiero: perché usare ogni volta la lavastoviglie, è uno spreco. Ecco, la questione è esattamente opposta.

Lo spreco, in realtà, consiste nel consumare un quantitativo d’acqua sconosciuto, magari attraverso un rubinetto privo di frangigetto per la regolazione della fuoriuscita del prezioso liquido.

Di seguito forniamo un’analisi dettagliata per convincere anche i più scettici dei vantaggi rappresentati da una lavastoviglie. Pro tanto per sé, e quindi il proprio portafogli, quanto per l’ambiente.

Perché usare la lavastoviglie

Prima di passare a un confronto vero e proprio, numeri alla mano, tra l’uso della lavastoviglie e il lavaggio a mano di piatti, bicchieri, posate, pentole, padelle e non solo, occorre sottolineare quanto sia urgente un uso consapevole dell’acqua.

Siamo dinanzi a una gravosa crisi idrica su fronte planetario e, considerando il cambiamento climatico che stiamo sperimentando, non si è di certo dei catastrofisti nel dire che siamo soltanto agli inizi.

È tempo che tutti capiscano quanto sia cruciale essere responsabili nelle scelte di tutti i giorni. Una sola persona può fare la differenza, perché innesca con gli altri un meccanismo sociale. Non possiamo essere indifferenti e per questo è cruciale avere le idee chiare su quanta acqua sprechiamo e quanta ne prevede ogni azione che svolgiamo in casa.

Ciò vuol dire regolare lo scarico del water, aggiungendo un’opzione a due bottoni, con chance di scaricare con appena 3 litri, se necessario, o magari interrompere non appena il flusso risulti bastevole.

Vuol dire fare docce più brevi e anche usare la lavastoviglie. Non ci sono dubbi in merito, conviene enormemente in più rispetto al lavaggio a mano, a patto di caricarla a pieno. Di seguito i dati a riguardo.

Come farsi la doccia e risparmiare in bolletta

Lavastoviglie o lavaggio a mano

Come detto, il discorso ha senso quando si hanno un bel po’ di stoviglie da lavare. Tante da riempire i due cestelli della lavastoviglie, avviandola a pieno carico. Per due piatti e altrettante posate e bicchieri non ha davvero senso mettere in funzione questo elettrodomestico. Si consiglia quindi di lavarli a mano, facendo attenzione a quanto si spreca, ma, in presenza di alternative, ovvero altri bicchieri, piatti e posate puliti, sarebbe il caso di usare questi e continuare a sporcare, di fatto, fino a riempire i cestelli.

Una lavatrice di dimensioni standard, caricata a pieno carico, arriva a garantire un ciclo di 12 coperti. Statisticamente parlando si utilizza dalle tre alle quattro volte meno acqua rispetto al lavaggio a mano.

In merito si è espressa l’Università di Bonn, in Germania, proponendo i dati di uno studio condotto. Le lavastoviglie utilizzano almeno l’80% di acqua in meno rispetto al lavaggio a mano. I numeri parlano chiaro. Laddove un lavaggio a mano consuma 103 litri d’acqua, una lavastoviglie arriva a quota 88, risparmiando 32.000 litri annui.

Ricerca simile negli USA, dimostrando come per il lavaggio a mano del pieno carico dell’elettrodomestico servirebbero 170.5 litri d’acqua. Riempire i cestelli consente inoltre di sprecare meno energia e ciò vale anche per le lavatrici. Se proprio tocca lavare a mano, in assenza di questo aiuto tecnologico, si consiglia di usare una bacinella. Riempiendola d’acqua si avrà il controllo del quantitativo usato. Insaponando e strofinando per bene i vari oggetti, si potrà poi procedere al lavaggio, risparmiando fino a 6.000 litri ogni anno.

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