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La pianificazione delle spese in famiglia è il primo vero passo per riuscire a far quadrare i conti all’interno della propria casa. Vivere alla giornata può comportare un grave rischio, spendere più di quanto sia possibile.

Senza tenere una contabilità interna, come in una piccola azienda che non può permettersi di sforare il budget autoassegnato, è davvero dura tener conto delle somme da poter investire mese dopo mese, dei risparmi e dei costi fissi che ci si ritrova a gestire, e che magari sarebbe il caso di limare. Di seguito vi spieghiamo in breve come strutturare questo percorso.

Cosa è un bilancio di famiglia

Il bilancio di famiglia è un sistema che consente di tenere sotto controllo facilmente le uscite economiche mensili. Si tratta anche di un modo per raggiungere i propri obiettivi. Questo strumento non rappresenta un limite alle proprie spese, bensì un aiuto concreto per essere sempre in controllo delle proprie finanze.

Quando ci si approccia a questo tipo di gestione interna delle spese è fondamentale distinguere tra uscite fisse e variabili. Quali sono, quindi, quei costi ricorrenti, mese dopo mese, come ad esempio l’affitto, le bollette e la spesa (cifra indicativa, ndr). Quali invece i costi legati alle proprie esigenze del momento, come ad esempio una cena fuori.

A ciò si aggiungono un necessario controllo della propria situazione debitoria, eventuale, e degli obiettivi di risparmio imposti, generici o indirizzati a un preciso scopo, fosse anche una vacanza in famiglia.

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Come creare un bilancio di famiglia

Riassumiamo in breve i passi da seguire per riuscire a creare un bilancio di famiglia efficace, che diventerà la propria guida alle finanze interne. Un sistema che vale tanto per chi vive da solo e non ha altre preoccupazioni se non le sue, quanto per chi è in coppia o ha figli.

La prima cosa da fare è avere certezza di quello che è effettivamente il proprio reddito, singolo o combinato che sia. Nel caso in cui non sia presente una busta paga (liberi professionisti, ndr), quindi una cifra standard, si indicherà la media annuale.

Si può quindi passare ad analizzare tutte le spese mensili fisse. Completata quest’operazione, si ha l’esatta cifra restante dalle proprie entrate. Di fatto si ottiene un quadro di quanto andrà poi diviso tra risparmi e spese extra variabili.

In poche parole ci si ritrova sul foglio della tabella il reddito netto. In questa fase si deve delineare una strategia di risparmio, ovvero individuare la giusta cifra da mettere da parte ogni singolo mese, in vista di un obiettivo particolare o semplicemente per essere pronti a eventuali problematiche.

Sotto quest’aspetto molti consigliano di raggiungere una somma tale da consentire sei mesi d’autonomia senza nuove entrate o con guadagni ben ridotti. L’ultimo step prevede un’analisi approfondita delle proprie uscite economiche mensili.

Avendo tutto nero su bianco, si può ragionare sulla necessità di alcuni costi fissi, come ad esempio degli abbonamenti. Quanto uso effettivamente Netflix ogni mese? Ecco una domanda in linea con le abitudini generiche al giorno d’oggi. Porsi queste domande e intervenire di conseguenza può aiutare a risparmiare cifre considerevoli.

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