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Inutile nascondere il fatto che, quando si parla di sprechi economici in casa, la doccia rappresenti il punto debole di molti di noi. Immaginate d’aver sopportato una dura giornata di lavoro. A casa vi aspetta la cucina, magari un po’ da pulire, con la cena da preparare.

Le energie sono al limite e ciò di cui si ha bisogno è un metodo per ricaricarsi, anche se per poco. Gettarsi sotto la doccia, caldissima d’inverno e fresca d’estate, è la soluzione adottata da tantissimi. Il corpo ritrova le proprie energie, almeno in parte, la mente si rilassa e i pensieri vagano libero. Una volta fuori si è pronti per l’ultima parte della giornata.

Quest’operazione però, alla lunga, ha un costo alquanto pesante tanto in bolletta quanto sull’ambiente. Si tratta di un’abitudine da smussare, modificandola in maniera netta e concreta per avere risultati migliori in bolletta. Vediamo come nel dettaglio.

Che spreco d’acqua

Tutti sanno, o almeno dovrebbero, che la doccia è una chiara soluzione ecologica nell’ambito dell’igiene personale. Ciò è vero se l’alternativa è la preparazione di un bagno, ovvero il riempimento della propria vasca.

Ciò non vuol dire, però, che il nostro concetto di “fare la doccia” non vada modificato e migliorato. Recenti studi evidenziano come in doccia si sprechino circa 45 litri d’acqua. Questa è la media, con numeri anche peggiori nel caso di chi è solito perdere la cognizione del tempo all’interno della propria cabina, quasi come un astronauta intento ad ammirare il vuoto nello spazio.

Generalmente lasciamo fuoriuscire 11 litri d’acqua al minuto, senza attuare le minime accortezze. Se non vogliamo intervenire per l’ambiente, però, che almeno lo si faccia per il portafogli. Di seguito vediamo alcuni consigli utili per risparmiare.

Come risparmiare acqua in casa: la gestione dei sanitari

Risparmiare in doccia: guida pratica

Sono svariate le azioni da compiere per riuscire a modificare in maniera positiva le proprie abitudini in doccia. Pensiamo ad esempio al fatto di lasciar scorrere l’acqua indiscriminatamente per tutta la durata del processo di lavaggio.

Sarebbe il caso di entrare in doccia, bagnarsi per bene e poi chiudere il tutto. In questo modo ci si potrà insaponare con attenzione, così come passare lo shampoo con attenzione tra i capelli, usando magari panni di vario genere per rimuovere la pelle morta.

Una volta terminato, si potrà riaprire il sistema e lavare via il tutto. Si consiglia inoltre di installare un soffione a risparmi idrico, così da diminuire l’impatto in bolletta, optando magari anche per dei diffusori a basso flusso.

In termini generali si dovrebbe inoltre ridurre la durata della propria doccia media. Se è vero che a volte si ha davvero bisogno di restare sotto un forte getto un po’ più a lungo, ciò non può essere la regola.

I tempi andrebbero ridotti all’osso, aprendo e chiudendo all’occorrenza, limitando la fuoriuscita d’acqua a un totale di 2-3 minuti. Si è lì per lavarsi non per riflettere sull’operato della giornata e i progetti futuri.

Sarebbe inoltre il caso di ridurre la temperatura dell’acqua della doccia. Abbassare di 3° riduce del 9% i consumi di gas metano. Ciò, in combinazione con il taglio dei tempi, da 7 a 5 minuti o da 5 a 3 minuti, ha un chiaro impatto in bolletta. Il risparmio cumulato si avvicina al 35%, potendo così raggiungere una quota di risparmio economico di circa 200 euro annui. Niente male.

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