Skip to main content

I pagamenti elettronici sono il presente, altro che futuro. Sempre più cittadini sono spinti a dimenticarsi del contante come prima soluzione, optando per pagamenti con carta o wallet su smartphone.

Per questo motivo l’Unione europea si sta attivando sempre più per consentire una rapida e facile transizione verso questo mondo, garantendo sicurezza all’intero sistema. Non mancano di certo le banche centrali alle prese con progetti connessi a valute digitali. Basti pensare all’e-krona di Svezia e al sand dollar della Banca Centrale delle Bahamas.

Il livello più avanzato è quello della Cina, con l’e-CNY in fase di sperimentazione in alcune città. Nel nostro orto, però, occhi puntati sull’operato della BCE, Banca Centrale Europea, che sta vagliando seriamente l’ipotesi dell’euro digitale. Vediamo però cosa si intende nel dettaglio con questa definizione.

Cos’è l’euro digitale

Il funzionamento dell’euro digitale sarà alquanto simile a quello delle criptovalute. Parliamo quindi di monete digitali, che hanno però una garanzia offerta dall’Ue in termini di valore. Potrà essere usata in maniera parallela alle banconote all’interno dei 19 Paesi membri, senza limitazioni. Si tratta di un metodo di pagamento tanto rapido quanto sicuro, con gli utenti che hanno certezza del valore dei propri soldi. Non ci sarà quindi la volatilità delle criptovalute, vero problema del sistema Bitcoin e fratelli.

L’euro digitale non è però una criptovaluta a tutti gli effetti, sia chiaro. Alle spalle del mondo crypto non c’è un’entità che crea valute e le distribuisce. Il sistema è molto più libero, anarchico e confuso, almeno in parte. In questo caso, per quanto virtuale, questa valuta sarà emessa dalla BCE, come i contanti tramite la zecca.

Nel funzionamento pratico, però, la somiglianza a Bitcoin, tanto per citare l’esempio più famoso, è enorme:

  • valuta gestita e regolata tramite tecnologia blockchain;
  • l’utilizzo dell’euro digitale passa attraverso un wallet digitale;
  • non ci sarà obbligo di aprire un conto bancario;
  • il denaro virtuale potrà essere depositato presso la BCE, direttamente;
  • transazioni peer-to-peer facilitate, senza una banca commerciale a fare da intermediario.
Come restituire un debito: metodi consigliati

Euro digitale e pagamenti elettronici: la differenza

Qualcuno potrebbe pensare d’avere già accesso all’euro digitale, dal momento che i propri contanti diventano virtuali attraverso i propri conti bancari e le app di pagamento che usiamo. La differenza di fondo è che i pagamenti elettronici sono connessi all’uso di carte e quindi di intermediario come le banche commerciali. Nulla di tutto ciò sarà necessario con l’euro digitale. Si dovrà solo usare un wallet digitale a costo zero.

Guardiamo ora ai vantaggi dell’euro digitale:

  • processi più snelli, con acquisti e transazioni in genere semplici e immediate, senza intermediari;
  • costi ridotti, proprio in assenza di banche commerciali a intervenire, richiedendo commissioni di vario genere;
  • assistenza immediata in caso di necessità, con gli Stati pronti a elargire bonus eventuali immediatamente ai cittadini bisognosi;
  • impronta digitale ridotta all’osso, in aiuto dell’ambiente;
  • transazioni più sicure, con il fenomeno del riciclaggio di denaro e dell’evasione fiscale ridotti all’osso;
  • utilizzo di moneta virtuale più inclusiva, dal momento che non si ha necessità di possedere un conto corrente bancario per poterla usare.

Leave a Reply