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La pandemia di Covid-19 ha reso centrale il tema della salute mentale. Qualcosa al quale avremmo dovuto prestare grande attenzione da tempo ma, come si dice, meglio tardi che mai. La recente Legge di Bilancio ha trasformato gli sgravi fiscali per i soggetti intenzionati a intraprendere un percorso di psicoterapia qualcosa di strutturale. Proviamo a spiegare tutto ciò che c’è da sapere sul Bonus psicologo, di cui tanto si è parlato negli ultimi anni.

Bonus psicologo 2023

La procedura telematica per il Bonus psicologo avrebbe dovuto ricevere il via libera già a giugno. Il tutto è stato poi rinviato ma, concluso ormai da un po’ agosto, nulla da fare. È tutto bloccato ma, in vista dell’attuazione vera e propria, ecco cosa sapere e chi potrà richiederlo.

Questa forma d’aiuto era stata introdotta per la prima volta nel 2022, mirando a contribuire a una miglior salute mentale dei cittadini, pronti a lasciarsi alle spalle l’incubo della pandemia. L’ultima Legge di Bilancio ha rifinanziato il tutto, individuando 5 milioni di euro, che nel 2024 toccheranno quota otto invece. Un rifinanziamento decisamente al ribasso, però, considerando come lo scorso anno erano stati investiti ben 25 milioni di euro.

Stando ai dati proposti dall’INPS, ben 330mila italiani hanno chiesto il Bonus psicologo. Purtroppo i fondi sono riusciti appena a coprire il 10% delle domande. La misura è ora divenuta strutturale, il che consente di scontare alcune sedute di psicoterapia, tenute presso dei professionisti che aderiscono all’iniziativa.

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Chi può richiederlo

Esiste un tetto massimo a questo sconto, che quest’anno è passato da 600 euro a 1500 euro per singolo beneficiario. Viene però da chiedersi, naturalmente, chi possa richiedere questo sconto. Si tratta di soggetti con un ISEE del proprio nucleo familiare inferiore a 50mila euro annui. Una platea di certo molto ampia.

È valida la procedura telematica per questa domanda. Il tutto avviene attraverso il portale Inps, accedendo e confermando la propria identità attraverso il sistema SPID, la carta d’identità elettronica (CIE) o la carta nazionale dei servizi (Cns).

Quando saranno poi chiusi i termini per la presentazione delle domande, una volta che il sistema sarà finalmente sbloccato, forse sul finire del 2023, tutto passerà nelle mani del sistema interno dell’Inps. Verrà quindi stilata una vera e propria graduatoria, ponendo in evidenza i soggetti che risulteranno beneficiari del Bonus psicologo. Il primo elemento che verrà preso in considerazione è il reddito, il che vuol dire che l’aiuto andrà a toccare principalmente coloro con un ISEE particolarmente basso, ben lontano dalla soglia massima dei 50mila euro indicati dal governo.

Attraverso un codice univoco, il paziente può prenotare la propria seduta scontata. Dovrà però farlo entro e non oltre 180 giorni dalla comunicazione della ricezione del bonus. Superata tale soglia, infatti, ci sarà l’annullamento di tale vantaggio concesso. Lo Stato punta così a potenziare il servizio di assistenza psicologica sul territorio italiano, il che include anche quelli di neuropsichiatria per l’infanzia e per adolescenti. Una mano tesa ai più giovani, considerando anche i dati del 2022, con il 60% dei richiedenti under 35 anni.

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