Il monopattino elettrico è stato individuato da molti cittadini come una soluzione ideale al problema dell’aumento del costo del carburante. In questo modo, infatti, è possibile recarsi al lavoro, o in altre aree non troppo distanti, spendendo davvero poco, ricaricando a casa il proprio mezzo.
Nulla in confronto alla spesa media richiesta per un’auto. Lo stesso dicasi per i mezzi pubblici che, tra ritardi, folla e costo previsto, non sono la cosa più affidabile al mondo, soprattutto in certe città. La situazione però sta per cambiare, date le nuove norme del Codice della Strada, che ha preso di mira i monopattini elettrici, per i quali ora sono obbligatori tre interventi.
Nuovo codice della strada
Tolleranza zero nei confronti dei monopattini elettrici, per molti vero e proprio ostacolo per la mobilità e rischio per l’incolumità. Il problema di fondo è rappresentato dal fatto che risulta molto difficile identificare i proprietari di tali mezzi, qualora questi siano la causa di incidenti. Basta darsi alla fuga per avere la meglio, non essendoci alcun modo di identificarli a distanza.
Il nuovo Codice della Strada, dunque, impone l’obbligo di utilizzare il casco, per la propria incolumità, ma soprattutto di richiedere una targa e sottoscrivere un’assicurazione che possa coprire eventuali danni causati. Il ministro Salvini aveva già da tempo annunciato tutto ciò ed è andato fino in fondo.
Come risparmiare con l’assicurazione a consumo
Assicurazione, targa e casco
Nessuna protesta in merito all’obbligo del casco, considerando il tasso di incidenti che vedono coinvolti i monopattini elettrici. Il problema è rappresentato dall’assicurazione obbligatoria. Prima di affrontare il tema, però, soffermiamoci un attimo sulla targa.
Si presume un costo di circa 50 euro annui, come per un motorino 50. Nulla di incredibile, dunque, che possa inficiare l’economicità del mezzo. Molto utile per identificare facilmente i soggetti che guidano in maniera irresponsabile. Lo stesso vale anche per i mezzi in formato sharing, così da identificare la targa e richiedere i danni alla compagnia, che potrà poi rivalersi sul proprio cliente.
Come detto, il problema è l’assicurazione. Già circolano delle possibilità economiche, come l’Rc capofamiglia, che copre i danni causati anche al di fuori della casa, guidando un monopattino. Tutela sé e la propria famiglia e sembra ideale per il caso.
La situazione però potrebbe cambiare e ciò che oggi costerebbe 150 euro massimi all’anno, potrebbe di colpo aumentare a dismisura il proprio valore. Ciò che il Codice della Strada fa, ora, è consegnare questo mondo molto ricco nelle mani delle compagnie assicurative. Senza un intervento da parte del governo per limitare le pretese, si corre il rischio di cadere nello stesso sistema che attanaglia regioni come la Campania.
Tariffe ben al di sopra la media, per un sistema senza controllo che trasformerebbe i monopattini elettrici in mezzi inutili, se con un costo di gestione esorbitante. Ad oggi, a fronte di una spesa di 150-200 euro annui (targa e Rc, ndr), è ancora tutto conveniente. Andando oltre e superando tale soglia, però, potrebbe far cadere il castello di carte.